STORIA DELL’AGRICOLTURA E DELLE MACCHINE AGRICOLE
Descrizione:
Fin da quando i nostri antenati iniziarono ad abbandonare la loro condizione di nomadi-cacciatori-raccoglitori e iniziarono l’avventura che li avrebbe lentamente trasformati in agricoltori sedentari, ci fu bisogno di qualche attrezzo, se pur rudimentale, per preparare il terreno alla semina (un semplice bastone appuntito, una zappa), per raccogliere quanto era cresciuto (falci, rastrelli), per separare i semi dagli steli e dalla pula (battitori, setacci), per trasportare, conservare e sfaldare i semi. Più avanti si imparò a concimare, irrigare, potare, aggiogare animali per l’aratura, macinare e vagliare le farine, tutte operazioni per le quali furono concepiti una miriade di attrezzi e di strumenti specializzati (pale, vanghe, zappe, aratri, attrezzi da taglio, finimenti, macine, vagli, eccetera), e si svilupparono le tecniche (in particolare le metallurgie del rame, del bronzo e del ferro) con le quali produrli.